La presentazione programmata per la prossima primavera 2012 è corredata di una mostra multimediale che andrà riproposta nelle altre sedi prescelte dal nostro progetto di scambi culturali tra 2 istituti scolastici impegnati in interessanti attività creative:
Ringrazio innanzitutto la Prof.ssa Clara Rech per l’attenzione tenuta alle finalità educative della proposta, nella qualità di Direttrice del prestigioso Liceo nonché di storica dell’Arte sensibile al messaggio di quella pagina di cultura del ‘700 incarnata dalla Cappella Sansevero. Desidero esprimere al contempo, la mia gratitudine per l’importante contributo generosamente offerto alle mie ricerche, dalla Dott.ssa Vittoria Ciaccia che mi ha consentito di attingere alle preziose fonti bibliografiche presso la storica Biblioteca del Liceo. Un pensiero particolare va ai colleghi Giorgio Narducci e a Cecilia Piana Agostinetti rispettivamente Docenti di “Scienze naturali” e di “Storia dell'Arte” presso il Liceo E. Q. Visconti, per l’ospitalità e la disponibilità mostrata ad illustrarmi l’architettura dell’antico Collegio romano e far visita al Museo di Athanasio Kircher più volte evocato da Raimondo di Sangro a modello di riferimento soprattutto nello studio delle antiche civiltà.
Il Liceo classico “Ennio Quirino Visconti" di Roma fu istituito nel 1870 ed è il più antico della capitale. Occupa una parte del complesso del Collegio Romano, fondato nel XVI sec. e, costruito su progetto di padre Giuseppe Valeriano nella seconda metà del Cinquecento, è oggi monumento nazionale. Università dei Gesuiti, fu per secoli uno dei centri culturali più attivi di Roma.
Il Collegio Romano fu istituito da Sant'Ignazio di Loyola (1491 - 1556) dopo la fondazione della Compagnia di Gesù (1550), per coprire tutto l'arco scolastico, dagli studi elementari a quelli universitari. Per volontà di Gregorio XIII fu costruita, dal 1582 al 1584, la sede definitiva del Collegio Romano nei cui locali è ospitata oggi la nostra scuola.
Gli insegnanti dell'antico Collegio sono stati personalità eminenti della cultura, basti pensare a Cristoforo Clavio, astronomo e matematico, altissimo esempio di umanista, scienziato stimatissimo da Galileo, oppure a Christoph Grienberger, che dal 1591 fu professore di matematica e scienze. Insegnante e rettore del Collegio fu anche Roberto Bellarmino.
Il Collegio Romano fu inoltre teatro dei dotti dibattiti tra Galileo e Segneri (1624 - 1694), maestro di oratoria, Giuseppe Calandrelli (1747 - 1827) fondatore dell'Osservatorio astronomico (1787) del Collegio, Angelo Secchi (1818 - 1878), celebre astronomo e direttore dell'Osservatorio dal 1850. Vi insegnò filosofia e matematica, fra il 1740 e il 1759, il dalmata Ruggero Giuseppe Boscovich che il Cassirer nella sua "Storia della filosofia moderna" colloca accanto a Newton e Leibniz per profondità di ingegno.
Dopo la conquista di Roma, nel 1870, il governo italiano, con decreto luogotenenziale, in applicazione della Legge n. 33 del 3 febbraio 1871, - dopo aver adibito dapprima i locali ad alloggi militari - trasformò l'Istituto dei gesuiti in liceo-ginnasio statale intitolandolo ad Ennio Quirino Visconti (1751 - 1818), illustre antichista, conservatore del museo capitolino, professore d'archeologia all'Università di Parigi e membro del governo consolare durante il periodo napoleonico. Il liceo, che dapprima era solo maschile, ebbe, a partire dal 1890 anche un ginnasio femminile.
Importati lavori architettonici, negli anni 1882-1894, consentirono la prima sistemazione del Museo Kircheriano, destinato a raccogliere quelle collezioni scientifiche che non erano state trasferite presso altri Musei. Lavori di sopraelevazione furono fatti nel 1907 e nel 1970, quando viene ristrutturata tutta l’ala dell’ultimo piano sul lato di via S. Ignazio. Questi ultimi lavori consentono la realizzazione di laboratori ed aule attrezzate, nonché l’attuale sistemazione del Museo Kircheriano.
Dalla sua costituzione il Liceo Visconti ha conosciuto una costante evoluzione senza però rifiutare la tradizione, in piena adesione e coerenza con l'asse culturale letterario storico filosofico proprio di un liceo classico. Le vicende storiche, culturali e politiche del travagliato Ventesimo secolo hanno sempre trovato nel Liceo un interprete attivo e critico, con momenti anche di dissenso palese, come avvenne durante il ventennio fascista.
Basti ricordare la figura e l'azione di Raffaele Persichetti, professore di storia dell'arte, caduto a Porta San Paolo il 9 settembre 1943, per la difesa della città. I forti rapporti con il particolare territorio di utenza hanno stimolato il Liceo a partecipare in modo propositivo a molti passaggi della recente storia repubblicana. Accanto alla tradizionale attenzione per la classicità, si sono anche perfezionate e arricchite le strumentazioni e le forme delle didattiche scientifiche, come nella tradizione del vecchio Collegio romano. Per questo verso, particolare impegno la scuola ha dedicato alla promozione di molti PROGETTI a carattere pluridisciplinare o multiculturale.
L'articolazione in classi, secondo livelli d'apprendimento, lezioni fondate sulla lettura diretta dei testi, conferenze, esercitazioni, ripetizioni, e l'utilizzo d'attività didattiche tese a superare la contrapposizione tra sapere scientifico ed umanistico.
Su questo punto, vi è quindi una continuità storica che si vuole perpetuare.