OLTRE IL VELO

News e programma dell'evento

la nave dei folli

Il 28 e 29 maggio presso la sede dell’Accademia di Belle Arti di Catania, al Palazzo Vanasco, si è tenuto il convegno dal titolo, “Oltre il Velo”, mirato a far conoscere in Sicilia uno dei più alti capolavori dell’arte napoletana del ‘700: la Cappella Sansevero.
Scopo del seminario è quello di gettare luce sui segreti rapporti intercorrenti tra le opere e i misteriosi simboli alchemici e massonici voluti dal loro committente Raimondo di Sangro, principe di Sansevero. Una delle più geniali personalità della cultura partenopea, il nostro mecenate, Gran Maestro delle Logge massoniche napoletane, è noto per la straordinaria attività scientifico-letteraria e le invenzioni estremamente avanzate per il suo tempo, tanto da sconfinare nella leggenda.

La due giorni di full immersion introdotta dal Direttore Carmelo Nicosia, è stata presentata dal docente di “Anatomia artistica”, Giuseppe Labarbera che ha curato attivamente l’organizzazione della manifestazione e esposto i risultati dei suoi laboriosi studi in materia di “Armonia e la numerologia artistica nascosta”.

Il suo contributo specialistico articolato in una serie di interventi sul tema, è stato affiancato dalla relazione dell’allieva Rossana Caltabiano e da quella della cultrice Morena Amato che hanno tracciato un puntuale profilo storico del principe di Sansevero.

La relazione sul rapporto tra Arte, Alchimia e Massoneria nella Cappella Sansevero è stata tenuta dal prof. Elviro Langella, autore di due libri sul tema: “La favola alchemica di Raimondo di Sangro” – 1a ediz. Tullio Pironti, 2 a l’Ippogrifo – e “I marmi filosofali del principe di Sansevero” – EMIS editore –.

Langella dedica ai giovani artisti della nostra prestigiosa Accademia il racconto in rete: “Il corpo mistico di Rosssana” (sul sito www.elvirolangella.com) che li vede protagonisti di un’avvincente indagine alla Dan Brown dentro il labirinto del principe-alchimista, persi nell’insolubile enigma della Pietra filosofale..

Ben lungi da astruse, astratte digressioni filosofiche, l’autore intende trasmettere ai giovani la riscoperta, insospettata modernità dell’Alchimia dell’Arte proprio nei valori umani disseminati lungo il sentiero spinoso della ricerca interiore che l’alchimista si trova ad esplorare. La via del “perfezionamento” spirituale ribadito dall’antica tradizione alchemica, dà un significato nuovo, sociale, all’arte nel nostro tempo che affetta da crisi di contenuti veri da comunicare, sembra abbandonarsi ad un linguaggio non meno autoreferenziale e distaccato dal mondo sociale, di quello della politica.

Galleria fotografica del convegno

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