Il Viaggio in Sogno - Presentezione del Libro - Domenico Macaluso

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Il dott. Domenico Macaluso è Ispettore Onorario dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia. Le sue singolari esperienze spaziano a tutto campo, dall’archeologia subacquea alla medicina, sposandosi intimamente all’originaria professione di chirurgo, nell’alveo della tradizione di illustri predecessori qual è stato, ad esempio, il medico e vulcanologo Carlo Gemmellaro, per rimanere ai grandi esploratori del mistero dell’Isola Ferdinandea, sulle cui orme Macaluso ha condotto la straordinaria scoperta dell’immenso complesso vulcanico “Empedocle” sui fondali siciliani tra Sciacca e l’isola di Pantelleria. Ci piace ricordare anche l’arditissimo progetto sulla “Space Surgery”, di sperimentazione di telechirurgia appoggiato alla Stazione Spaziale Internazionale. Da una nuova eccezionale scoperta, appunto, del nostro archeologo l’autore del nostro libro ha tratto l’ispirazione dell’intero progetto del suo “Viaggio in sogno”. Si tratta del ritrovamento del relitto dell' Angelika proprio sulle coste di Ribera, a qualche chilometro da Sciacca.

Delegazione dell’isola greca di Inousses in pellegrinaggio sui luoghi dell’Angelika
di
Mimmo Macaluso

Tre giorni intensi per una delegazione dell’isola greca di Inousses, guidata dal sindaco, l’architetto navale Evangelos Angelakos, in visita a Ribera, Porto Empedocle ed Agrigento. Un viaggio nato all’improvviso e concretizzatosi per una serie di coincidenze, legato ad un unico evento, la drammatica storia di un veliero, l’Angelika, naufragato a Seccagrande la notte del 6 febbraio 1906. Un viaggio voluto non soltanto dal sindaco di Inousses ma da tutta la Grecia, in quanto approntato non solo per visitare i luoghi del naufragio, ma per ricevere una reliquia del Santo più venerato in Grecia, cioè San Nicola.

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Porto Empedocle primo dicembre 2001.
L’imbarco a bordo del cacciatorpediniere Spetse

In occasione di un viaggio effettuato nel marzo 2001 con una troupe di Rai-tre “Mediterraneo”, nel corso del quale sono stati realizzati quattro documentari sulla regione che comprende la propaggine più orientale della Grecia (Chios, Inousses e Lesbo), Nicolas Karavas, sacerdote della cattedrale di Inousses (dedicata a San Nicola), mi ha domandato se potevo richiedere, a suo nome, al Vaticano, una piccola reliquia del Santo, tanto venerato in quella regione. Trasmisi l’umile richiesta al cerimoniere del Papa, l’arcivescovo Mons. Marini, ma mi ha risposto che purtroppo non era possibile ottenere quanto richiesto. Decisi di riformulare la richiesta ad un sacerdote riberense che svolge la sua sacra professione al Vaticano, Mons. Antonino Marino, che dopo alcune difficoltà, mi comunicò che era riuscito ad ottenere dei piccoli frammenti ossei da una reliquia custodita nel reliquario privato del Papa. Mons. Marino mi consegnò il Sacro reperto, con un attestato di autenticità, vergato dal Cardinale Camillo Ruini. Quando il sindaco di Inousses, l’armatore Evangelos Angelakos, ebbe notizia della concessione della reliquia, mi disse che per un evento di tale portata storica per la Grecia erano d’obbligo i dovuti onori: grati per quanto ottenuto, una delegazione avrebbe raggiunto Porto Empedocle a bordo di una fregata della Marina Militare, per prelevare la reliquia. L’amministrazione comunale di Ribera, senza indugio e con entusiasmo, ha approntato quanto necessario ad accogliere gli inaspettati ospiti, provvedendo a posizionare al cimitero una lapide con i nomi di alcuni dei dieci marinai periti nel naufragio del veliero. L’incontro tra i due sindaci è avvenuto nella sala consiliare del Municipio di Ribera.

Dopo una visita alla Chiesa Madre di Ribera dedicata a San Nicola, la delegazione ha effettuato una mesta visita al cimitero, per rendere omaggio al luogo ove riposano i resti di tre dei marinai dell’Angelika, per trasferirsi successivamente a Seccagrande per una suggestiva cerimonia davanti al monumento realizzato con le ancore dell’Angelika recuperate dai sommozzatori del club di Seccagrande. La giornata successiva è stata dedicata all’incontro con il presidente della Provincia Enzo Fontana, che ha degnamente ricevuto gli ospiti e organizzato per loro un’escursione alla Valle dei Templi con una guida e alla sezione di Sciacca della Lega Navale Italiana.

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La cerimonia officiata sul ponte di atterraggio
degli elicotteri, a poppa della nave.

E finalmente a Porto Empedocle, la consegna della reliquia, a bordo della modernissima fregata greca Spetse, ove una rappresentanza della Curia Arcivescovile di Agrigento ha consegnato la reliquia posta in un sontuoso cofanetto d’argento massiccio portato dalla Grecia ai due sacerdoti ortodossi: papas Georgios della Cattedrale del Pireo e papas Demetrios della Cattedrale di Chios. La cerimonia molto suggestiva officiata sul ponte di atterraggio degli elicotteri, a poppa della nave, ripresa da due troupe della televisione nazionale greca, è stata seguita da tutti i marinai della Spetse e dalle autorità militari e civili, tra cui anche il Console Onorario di Grecia, Dott.ssa Renata Lavagnini. Dopo due giorni di navigazione, la reliquia è arrivata ad Atene con gli onori riservati ad un Capo di Stato, al suono delle sirene di tutte le navi ormeggiate al Pireo e con una diretta televisiva della prima rete della TV di Stato. Successivamente è stata trasportata a Chios, una delle province della Grecia. All’arrivo al porto, una rappresentanza della Chiesa ortodossa ha portato il sacro reperto in solenne processione alla cattedrale. Infine, il 17 dicembre scorso, la reliquia ha finalmente raggiunto Inousses, accolta dall’esultanza dei fedeli che hanno tappezzato la strada che conduce alla chiesa con foglie di alloro, mentre durante il tragitto lanciavano sul reliquiario petali di fiori e gocce di profumo. Emozionanti le lacrime di gioia di papas Nicolas Caravas che ha visto coronare un sogno e che ha deposto come voto sulla reliquia, la propria croce d'oro, ricordo del suo ordinamento a sacerdote. Il sindaco Angelakos ha infine ricordato che Inousses, l’isola degli armatori, è adesso anche l’isola di San Nicola.

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Mimmo Macaluso con il sindaco di Inousses, Evangelos Angelakos e con papas Karavas, durante la cerimonia.

Inousses

Scorcio di Inousses

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