Le alchimie dei fratelli SCUOTTO al Palazzo Botton di Castellamonte sono state tra i momenti che hanno riscosso grande attenzione dal pubblico in visita alle numerose esposizioni allestite questo autunno per la 51a Mostra della Ceramica assieme all'8a Mostra di Arte Applicata e disseminate in molti siti storici del territorio piemontese.

L'incomprensibile contaminazione tra il mondo infero e quello angelico che vanno improvvisamente a confondersi con la folla degli umani e le loro ordinarie, labili vite terrene, in quel lasso di tempo speciale sospeso tra cielo e terra, dal 25 dicembre al 6 gennaio, dà luogo a inarrestabili incursioni di demoni nel teatro del dramma sacro messo in scena dal presepio napoletano, di cui i fratelli Scuotto sono indiscutibilmente i massimi interpreti. Non per niente Salvatore, Emanuele e Raffaele si aggiudicarono il concorso per il Palazzo Reale di Madrid arricchendo il patrimonio museale di 147 loro sculture presepiali...

... Di autentica Alchimia è lecito parlare di fronte alle opere degli Scuotto. Le storie di terra che essi hanno saputo narrare in questi anni, con l'esperta regia del maestro e etnomusicologo Roberto De Simone, attingono al background più profondo dell'anima solare ed esoterica di Napoli e dei miti di cui è intessuta tutta intera la sua favola antica. Chi non vede come il nudo impasto della terra nelle loro mani venga miracolosamente raffinato e trasmutato in prodigiose epifanie di forme viventi di pura luce, di incarnati palpitanti percorsi da un'infinita gamma di iridescenze? Questa è la ragione che fa di questi singolari scultori gli unici nel nostro secolo, all'altezza delle magiche, ineguagliate trasparenze dei veli del Cristo del principe-alchimista Raimondo di Sangro custodito nella Cappella Sansevero...

frammento della presentazione di E. Langella tenuta al Liceo artistico “Felice Faccio”di Castellamonte - Torino