“INCONTRO SULLA MEMORIA” è il tema che sarà sviluppato al mattino, insieme a rappresentanti istituzionali, della scuola e della società civile, a cui seguirà l’evento serale presso il Teatro Trianon Viviani, con inizio alle ore 18,30 (a quest’ultimo si accederà solo su invito).
Ecco gli interventi previsti al mattino.
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Carlo Faiello
Carlo Faiello, è un compositore, cantautore, ricercatore napoletano.
Si diploma al conservatorio di Napoli in contrabbasso e dal 1984 entra a far parte dell'orchestra di Roberto De Simone e della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Comincia a lavorare con essa in vari spettacoli quali: La gatta Cenerentola, Cantata di Masaniello, Carmina Vivianea, Le disgrazie di Pulcinella. Per la compagnia inoltre è stato autore e compositore di vari album: Medina, Tzigari, Incanto acustico, Pesce d’’o mare.
Partecipa al Festival di Sanremo come autore per la NCCP con Pe' Dispietto (1992), che vince il premio della critica, e Sotto il velo del cielo (1998) che si classifica in 15ª posizione. Scrive anche per Roberto Murolo, L'Italia e bbella, brano portato a Sanremo che riscuote grande successo da parte della critica e Ho sognato di cantare. Per Murolo compone anche i brani dell'album Ottantavogliadicantare.
Nel 1997 compone la performance Tammurriata remix, spettacolo portato sia in Italia che in Francia. La sua esperienza teatrale continua con la composizione delle musiche per lo spettacolo di Lina Sastri, Melos. Nel 2001 l'etichetta Oriente Musik di Berlino, dopo aver presentato il suo progetto discografico Le danze di Dioniso al Welt Music Festival (Womex) – Rotterdam, realizza una distribuzione per tutta l'Europa.
Dal 2002 al 2006 la sua performance Le Danze di Dioniso è ospitata nei festivals Europei ed Italiani come Vulcano Festival, Sete Sois Sete Luas, SchlossGoldrain, Sconfinando – Suoni dal Mondo, International FolkDance, Itinerari Folk, La notte della Taranta, Diso Folk, Carpino Folk, Gargano, Festa della Biodiversità, Ariano Folk, Monsano Folk, Invasioni Festival, Negro Festival, Festival du Cinéma Italien. Dal 2003 al 2005 è direttore artistico della Festa della Biodiversità.
Nel 2005 Squlibri Editore Roma pubblica il suo Libro Il Suono della Tradizione.
Nello stesso anno è l'arrangiatore del Cd di Dario Fo, Sciascià. Nel 2007 scrive due colonne sonore per Geo & Geo. Nel 2010 pubblica “...tra il Sole e la Luna”, prodotta da: “Il Canto di Virgilio”, pubblicata da Rai Trade, SuonidelSud, Blu&Blu e distribuita da Halidon.
Fonte: Facebook
Di Carlo Faiello si apprezza innanzitutto l’umanità. Le competenze artistiche e la sensibilità d’animo ne fanno un uomo semplice e molto capace. Umiltà, doti artistiche ed organizzative non si trovano facilmente così profondamente legate come in Carlo Faiello.
Da anni è il direttore artistico della Notte della Tammorra che si tiene ad agosto a Napoli, a piazza del Plebiscito, l’appuntamento più importante dell’estate partenopea, promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e Turismo.
“La differenza sostanziale, rispetto al passato, – spiega Carlo Faiello – sta soprattutto, nella consapevolezza della dimensione della ‘grande festa popolare’ acquisita, nel corso degli anni, da “La Notte della Tammorra” che, al contrario degli altri eventi culturali, invita a riannodare la fune della memoria, stimolando a rinsaldare il legame con le proprie radici e valorizzando il concetto stesso di Folklore (sapienza di un popolo) che negli ultimi tempi è stato banalizzato, volgarizzato, decontestualizzato”.
Fonte: Quotidiano del Sud
Carlo Faiello sostiene numerose attività sociali e solidali.
È particolarmente vicino all'Associazione Annalisa Durante, in quanto ha accompagnato la nascita della Baby Song Annalisa Durante intervenendo alla cerimonia di inaugurazione, donando alcuni suoi strumenti musicali e presenziando ai gemellaggi della Baby Song di Forcella con altre formazioni musicali giovanili, nell’ambito del percorso di rigenerazione che abbiamo denominato “La Meridiana dell’incontro”.
Al Premio Nazionale Annalisa Durante Carlo Faiello si esibirà con il suo brano “Festa d’‘o Sole”, che è divenuto il brano della “Meridiana dell’Incontro”. Si uniranno nell’esecuzione alcuni nostri giovani percussionisti e Fiorenza Calogero.
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Fiorenza Calogero
Fiorenza Calogero è una voce di Napoli che, partendo dalla sua ventennale esperienza col maestro Roberto De Simone e con la tradizione del canto melodico, cerca un’altra strada fatta di linguaggi e ricerca che vivono nei nostri giorni e che sono comuni alle donne che popolano le sponde del mare nostrum.
Il primo incontro determinante è quello con Roberto De Simone, che le affida ruoli significativi in spettacoli come “La Gatta Cenerentola” (1999), “L´Opera buffa del Giovedì santo” (2000), “Li Turchi viaggiano” (2000), “Dedicato a Giulia De Caro” (2001), “Omaggio a Giordano Bruno” (2002), “Lo Vommaro a duello” (2008), una produzione del Teatro di San Carlo per il Napoli Teatro Festival.
Nel 2001 vince il Premio Saint Vincent, come migliore interprete, con il brano “Indifferentemente”, unica canzone classica napoletana in gara. Nel 2007 rappresenta la musica napoletana al Columbus Day di New York e, di ritorno in Italia, lancia il Festival “Migrazioni Sonore”. La kermesse, diretta da Fiorenza nelle edizioni 2007, 2008 e 2009, si aggiudica numerosi riconoscimenti, tra cui il premio come miglior Festival della Campania.
Nel 2008, il giornalista e musicologo Pietro Gargano le dedica due pagine nella “Enciclopedia della canzone classica napoletana” edita dalla Magmata. Le sue interpretazioni di classici napoletani vengono inserite nell’archivio sonoro della Rai. Nello stesso anno interpreta, al Premio Carosone, le canzoni melodiche del grande Maestro, “T’aspetto ‘e nove” e “Giacca rossa e russetto”.
Nel 2009 riceve a Ravello il premio “Naples in the World”, come miglior cant-attrice partenopea.
Sempre nel 2009 John Turturro la vuole in “Passione”, il suo viaggio nella tradizione della canzone napoletana, affidandole, sullo schermo come nella colonna sonora, la più antica melodia inclusa nel suo film sulla canzone partenopea, il “Canto delle lavandaie del Vomero”. Nel 2011 sempre per il grande cinema è una delle protagonista del docufilm :EnzoAvitabileMusicLife del regista premio Oscar Jonathan Demme, docufilm presentato alla Mostra di Venezia.
Numerose anche le sue esperienze teatrali, tra le quali ricordiamo “Sacro e pagano”, regia di Pasquale dello Monaco (2003), “Era la festa di San Gennaro”, di e con Giacomo Rizzo (2006), “Mal’aria” regia di Bruno Garofalo, coreografie di Franco Miseria (2006), “Io speriamo che me la cavo”, con Maurizio Casagrande (2007), “Balli di Sfessania” (2007), regia di Bruno Garofalo con Mariano Rigillo, “Quanno ce vo´ ce vo´” (2009) e “La pazienza differenziata” (2011), con Rivieccio, “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo con Francesco Paolantoni, regia di Armando Pugliese (2010). Fiorenza si confronta anche con il repertorio di Raffaele Viviani, lavorando in “Padroni di barche” (2009) e poi di nuovo in “Napoli chi resta e chi parte” (2011), diretta sempre da Pugliese, riprendendo così le canzoni del grande drammaturgo.
Nel corso della sua carriera, Fiorenza ha collaborato con musicisti del calibro di Enzo Avitabile, Antonio Sinagra, Rino Zurzolo, Roberto Pregadio, Bruno Biriaco, Adriano Pennino, Peppe Vessicchio, Enzo Gragnianiello, Eugenio Bennato, Lino Cannavacciuolo, Marcello Vitale.
L’attività discografica di Fiorenza Calogero parte nel 2007, con l’album “Fioreincanto”. Due anni più tardi esce l’album “Fiorenza”, pubblicato dall’etichetta olandese Cnr Entertainment e destinato al mercato internazionale. Sul disco, in una alternanza di classici e d’inediti, melodie veraci e contaminazioni sul fronte dell’opera pop, duetta con il tenore Vittorio Grigolo e dal vivo con Alessandro Safina e il baritono olandese Ernst Daniel Smid. Nel 2011, con le colleghe Daniela Fiorentino e Lorena Tamaggio e accompagnata dal pianista Lorenzo Hengeller, pubblica per la Edel l’album “Sotto il vestito… Napoli”, produzione artistica di Federico Vacalebre.
Fonte: http://www.fiorenzacalogero.it/
Scrive di lei Fabio De Rienzo sull’opera “DONNA MADONNA” che la sta portando in giro per l’Italia e nel mondo:
“DonnaMadonna – Canto Mediterraneo” è un tour che vede la cantante dall’inconfondibile voce mediterranea impegnata in giro in Italia e all’estero. E già nel titolo è ben sintetizzato il desiderio di raccontare, abbandonando la tentazione della retorica e dei cliché e proponendo brani che spaziano dal repertorio folk contemporaneo, che l’ha resa celebre, alla musica leggera d’autore, le più disparate ambasciatrici del cosiddetto gentil sesso: sante e prostitute, vedove e madri, ma anche donne manager e personalità coraggiose, in grado di mettersi in gioco con appassionato coraggio e grande determinazione.
Prendendo spunto dai canti devozionali, Fiorenza ripercorre così alcuni motivi popolari e nuovi testi cantautoriali, attualizzandoli nei contesti sociali odierni. Il suo repertorio abbraccia musiche provenienti dalla tradizione orale del Sud Italia insieme ad opere di autori classici e contemporanei come Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Carlo Faiello, Fabrizio De Andrè, Carlo D’Angio’.
Fonte: http://www.camminandoperivicoli.it/
Fiorenza Calogero è particolarmente vicina all'Associazione Annalisa Durante, in quanto ha accompagnato sin dall’inizio, insieme a Carlo Faiello, il cammino dei gemellaggi di Forcella con altre realtà nazionali, nell’ambito del progetto denominato “LA MERIDIANA DELL’INCONTRO”, percorso di rigenerazione sociale che affonda le sue radici nella fondazione solare di Neapolis, di cui Forcella è parte integrante e fondamentale.
Per il prof. Elviro Langella, coordinatore del progetto, FIORENZA CALOGERO e ROBERTO BOLLE sono artisti simbolo della Meridiana dell'incontro, che contribuiscono a rendere viva ed attuale la bellezza delle opere che hanno fatto la storia di Napoli. Per questo motivo, il prof. Langella ha riprodotto l’immagine di Fiorenza Calogero tra le Meraviglie del Caravaggio, oltre che nel sogno delle Sirene e nel risveglio di Partenope: lei che canta emozioni e bellezza e porta nel canto il sole di Napoli; lei che ha voluto condividere con noi la storia di Annalisa ed oggi costituisce un modello per le ragazzine del quartiere.
Fonte: http://www.elvirolangella.com/lavori/invito-al-viaggio-nella-napoli-velata.php
Per questo, insieme a Fiorenza Calogero e a Roberto Bolle, viene rappresentato nel libro e nelle tavole fotografiche del prof. Langella il volto di un'allieva della Baby Song Annalisa Durante, in segno di speranza e di impegno per il futuro.
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Luca Caiazzo
Luca Caiazzo, alias Lucariello, classe '77, ha vissuto la sua infanzia e la sua adolescenza a Scampia, dove abitava la nonna paterna, e ha perciò un forte legame con questo quartiere. Ha una lunga carriera alle spalle, ma la notorietà è arrivata soprattutto grazie a “Gomorra”.
Fonte: https://www.donnaglamour.it
Ha collaborato con Fabri Fibra, Caparezza, Clementino, Co' Sang, Almamegretta, Claudio Baglioni, Roberto Saviano.
Muove i primi passi nel ’94, anno in cui conduce un programma dedicato alla musica rap in un’emittente locale Napoletana, "Radio Panoramica”.
Contemporaneamente realizza con la sua prima band, i “Ventodivino, “167", una demo dedicata al quartiere Scampia.
Inizia così a frequentare la scena hip hop nazionale, esibendosi in numerose jam session e, nel 1997, fonda la crew “Clan Vesuvio” con cui pubblica nello stesso anno il CD “Spaccanapoli”.
Nel 1999 esce “Malafemmena”, un EP di rap strettamente napoletano.
Dal 2001 al 2003 è impegnato con un fittissimo calendario live con il progetto V7 e, sempre aperto alla sperimentazione e alle nuove contaminazioni, partecipa a numerosi concerti insieme a diversi musicisti della scena jazz napoletana.
Dal 2003 al 2008 collabora con il collettivo Almamegretta, con il quale condivide 4 album e oltre 200 concerti in Italia e in Europa.
Nel 2008 scrive “Cappotto di legno”: il brano, ispirato alle vicende di Gomorra, nasce dalla lunga corrispondenza tra il rapper e Roberto Saviano, e racconta il progetto della camorra di uccidere Saviano. “Cappotto di legno” diviene subito un manifesto di denuncia, e musicato da Lucariello insieme al compositore classico Ezio Bosso, diventa un videoclip prodotto da MTV per la campagna “No mafie”, diretto dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores.
Nel 2010 Lucariello pubblica con l’etichetta Sugar di Caterina Caselli l’album “I Nuovi Mille" la cui title track, scritta con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, diventa la sigla dell’omonimo programma su RaiTre.
I proventi dell’album vengono devoluti alla Fondazione POLI.I.S. per la lotta alla criminalità e la nascita di una radio libera.
Nel 2011 duetta con Claudio Baglioni alla manifestazione 'o Scià dove realizzano una versione hip hop del brano "Noi no".
Nel 2012 pubblica l’album “CMNF8 (Che Me Ne Fotto)” con la sua etichetta indipendente Vezuvio Records. Dall’album vengono estratti i singoli “io e te”, "democratica violenza” e "proibito ambito”, con i rispettivi videoclip.
Nel 2014 Lucariello firma con il rapper Ntò “Nuje Vulimme Na Speranza”, sigla finale di tutte le puntate della fiction “Gomorra La Serie”, in onda su Sky.
A fine giugno esce il Singolo “Fore c’a capa” con il featuring del rapper Caparezza.
Sempre nel 2014 duetta con il cantante partenopeo Franco Ricciardi nel brano "Te Sento".
Nel 2015 è presente nell'album di Fabri Fibra Squallor nello skit che anticipa la title track.
A settembre dello stesso anno esce il videoclip di Vittoria feat. Fabri Fibra girato a Scampia.
Fonte: https://www.facebook.com/lucariellofficial/
Da anni il rapper collabora con The CO2, un’associazione che lavora a contatto con ragazzi emarginati (che siano nelle favelas brasiliane o nelle carceri minorili). Grazie ad un laboratorio multimediale basato sui mestieri della musica, Lucariello è stato per 4 mesi con i ragazzi del penitenziario di Airola, insegnando loro un vero e proprio lavoro: quello della scrittura di testi di canzoni. Con questi ragazzi ha dato vita a “Puortame la fore”, un brano registrato ufficialmente con loro.
Fonte: https://www.donnaglamour.it/
Ma Luca è stato presente anche all’inaugurazione della nostra Biblioteca e ad un laboratorio di incontro con i ragazzi della Baby Song Annalisa Durante, in occasione della produzione di un servizio curato dall’UNICEF.
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Ochestra Giovanile "Falcone Borsellino"
Alfia Milazzo, classe '67, è dal 2009 alla guida della Fondazione "La città invisibile" di Catania.
L'obiettivo che persegue con tutta la sua forza è quello di strappare alla mafia i bambini più poveri, attraverso la musica, la lettura e la poesia, promuovendo la cultura della legalità.
Diversi anni fa è avvenuto il primo incontro tra Alfia Milazzo e Giovanni Durante sull'importanza del libro e della lettura. A Catania come a Forcella nacquero biblioteche per dare ai ragazzi libri gratuiti in luogo delle armi.
Il 19 febbraio p.v. la giovane orchestra catanese si gemellerà con la Baby Song Annalisa Durante e suonerà in memoria di Annalisa.
Meno di due mesi fa i giovani dell'orchestra Flacone Borsellino si sono esibiti a Dubai alla cerimonia di premiazione del Global Forum for Education and Learing che ha riconosciuto Alfia Milazzo tra i migliori 100 educatori al mondo nel campo dell'istruzione.
Ecco cosa racconta Alfia Milazzo sul blog "tipitosti.it".
"Abbiamo aperto la Scuola di vita e Orchestra sinfonica Falcone Borsellino, una scuola gratuita in cui si applica il vero metodo di Josè Antonio Abreu, venezuelano, promotore delle orchestre infantili e giovanili. In pochi anni i bambini hanno suonato in cinquantatré concerti. Abbiamo creato una libreria gratuita, in cui tutti i bambini possono prendere libri e portarli a casa senza obbligo di restituzione. Un fatto educativo importante, poiché il possesso ha generato in loro la responsabilità e la libertà della lettura. Ma la nostra è una lotta continua. Operiamo senza alcun sostegno pubblico, ma solo grazie a donazioni private, e, soprattutto, in modo indipendente da lobby politiche e centri di potere, che pure esistono nel mondo della musica".
Fonte: https://www.huffingtonpost.it/
Ecco, invece, cosa risponde Alfia Milazzo alla domanda "qual è la situazione che affrontate quotidianamente nelle zone in cui siete attivi?" posta dal sito "ilguiso.it".
"In certi quartieri la raccolta dei rifiuti è rara e i bambini spesso sono costretti a giocare in luoghi dove oltre agli spacciatori, trovano immondizia e topi. Ecco noi arriviamo in luoghi siffatti con un violino pronto a sostituire il coltello o la dose da vendere attraverso le mani di questi bambini, o anche uno strumento musicale che li faccia uscire dalla depressione.
Li sfidiamo con la gentilezza a suonare con altri ragazzini. E ciò li spiazza. La gentilezza e la fratellanza sono un disinfettante efficacissimo che cospargiamo il più possibile nelle loro vite. Sono l’antidoto più potente alla violenza e alla rabbia. Poi offriamo loro dei modelli positivi sui quali appoggiare la conquista della propria libera autodeterminazione: Falcone, Borsellino, in primis. Ma anche i modelli di vita attuali come Nino Di Matteo, Zuccaro, Carlo Palermo, le vittime di mafia, i giornalisti e gli uomini delle forze dell’ordine coraggiosi, che compiono il proprio dovere e spesso sono minacciati.
Li guidiamo in un percorso intellettuale differente da quello della scuola: poiché essi sono abituati a vivere nella strada, sono abili nel trovare soluzioni e quindi li coinvolgiamo nell’insegnamento".
Fonte: http://ilguiso.it
- Michele Placido
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- Liceo Artistico "Felice Faccio" di Castellamonte (Torino)
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- Fratelli Scuotto
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